"...una stagione dell'esistenza, un patrimonio collettivo da ripercorrere, un ricordo depositato"


questo è un luogo dove si raccolgono le sensazioni suscitate dai dischi, dalla loro ricerca, al loro possesso, ai ricordi che evocano

non vogliamo parlare dei dischi, ma delle emozioni che ci hanno dato

lunedì 7 maggio 2007

VAN MORRISON

Astral Week (1968, Warner)
Ci sono dischi che bisogna ascoltare con gli occhi chiusi, in completo isolamento, nel silenzio totale, per poter essere una cosa sola con la musica, viverla non solo emozionalmente ma quasi fisicamente, lasciarsi trasportare dal mare delle emozioni, naufraghi senza una meta aggrappati a ciò che la musica ci può offrire: l’anima.
Questo è uno di quei dischi, incredibile per la tensione emotiva che sprigiona, in cui le canzoni si susseguono come fossero una sola canzone, unendo ad una strumentazione tradizionale l’uso dell’orchestra, con violini e flauti che accompagnano la voce di Van Morrison nei territori del folk, del jazz, del blues,della musica celtica a cantare il tormento interiore.
Vale per tutti la magnifica “Ballerina”, 7 minuti di estasi musicale in cui, quasi posseduto dal demonio della musica, in un crescendo rossiniano regala gioia e malinconia, amore e dolore.
E risulta difficile scrivere delle emozioni che ti regala questo disco, trovare le parole senza essere banale, mettere sotto gli occhi di tutti ciò che rappresenta per te, ciò che ogni ascolto evoca e provoca.
Allora provate anche voi: chiudetevi nella vostra stanza e ascoltate questo disco ad occhi chiusi…alla fine non sarete più gli stessi.
(Lillo Lydon– 07.05.2007)

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