"...una stagione dell'esistenza, un patrimonio collettivo da ripercorrere, un ricordo depositato"


questo è un luogo dove si raccolgono le sensazioni suscitate dai dischi, dalla loro ricerca, al loro possesso, ai ricordi che evocano

non vogliamo parlare dei dischi, ma delle emozioni che ci hanno dato

domenica 3 giugno 2007

Wild Billy Childish and the Musicians of the British Empire

Punk rock at the British Legion Hall (2007, Damaged Records / Goodfellas)
Non so dirvi se questo sia un disco di gran valore assoluto o meno.
Di certo mi ha fatto accendere quella lampadina, drizzare quelle antenne che con la musica che ormai si sente nei luoghi pubblici in Italia restano spesso ripiegate, e così sono costrette a ricorrere a ricordi del passato per trovare quell'entusiasmo che la musica al pari di altre forme d'arte, quando viene da talento e urgenza comunicativa anzichè da pianificazione e clichè modaioli, sa generare...almeno in chi la sente vivere e ne vive.
Sono in pausa pranzo in un "centro multimediale" milanese, reparto cd, vedo tra le novità questa copertina intrigante, provo ad ascoltarlo...pezzo d'apertura, assolutamente coinvolgente, e il bello è che l'effetto è ottenuto con i soliti vecchi 4 accordi di pop-punk all'inglese, un suono sporco, basso chitarra e batteria che formula più scontata non si potrebbe, eppure... tiene a' cazzimma!!!
Proseguo e l'entusiasmo resta immutato, adoro la traccia 4, il blues della 5 alla Jon Spencer o giù di lì, i suoni talvolta da garage band, talvolta proto punk, e arrivo alla fine senza stanchezza. chiedo a Hoobik con un sms se ne ha mai sentito parlare e mi dice di esserne entusiasta, che Billy Childish è sulla breccia da una vita e non ha mai sbagliato un disco per quanto gli consta...
Ok, acquisto, piazzo nel lettore in auto e...a distanza di parecchi ascolti resiste imperterrito!!! Per me, se amte suoni sixties e il resto che ho già detto, caldamente consigliato, specie di questi tempi.
Grande Billy!
(LaRoma, 3.06.2007)

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