
Energia pura.
Non so dove andrai, giovane band, ma ascoltando questo disco, vien da pensare lontano...
Di sicuro, sembra giungere da lontano, dagli anni ottanta di Husker Du, Bad Religion, Sonic Youth; dagli anni settanta dei Led Zeppelin; dai sessanta dei Beatles...
Chitarre in primo piano e dai suoni importanti.
Turbinio di trascinanti riff che si ripetono, momenti al limite del prog che fanno restare a bocca aperta.
Compito a casa: ascoltare "Would You Smile Again" pensando a strutture musicali prog con suoni attuali;
spirali di melodie chitarristiche distorte che si inseguono giù per le scale, corsa in discesa, rollercoaster texano mozzafiato, vis giovanile post-punk.
Una band multiforme, così come la sua discografia, un preoccupante interrogativo sul chi è, a rincorrere lati oscuri di Quinlan piuttosto che ingegnosità ragionate del cittadino Kane!
E' un disco che non si stanca di suonare, ed io, non mi stanco di ascoltarlo.
E so di non essere l'unico.
(Nello Baffetti 14/3/2007)
Non so dove andrai, giovane band, ma ascoltando questo disco, vien da pensare lontano...
Di sicuro, sembra giungere da lontano, dagli anni ottanta di Husker Du, Bad Religion, Sonic Youth; dagli anni settanta dei Led Zeppelin; dai sessanta dei Beatles...
Chitarre in primo piano e dai suoni importanti.
Turbinio di trascinanti riff che si ripetono, momenti al limite del prog che fanno restare a bocca aperta.
Compito a casa: ascoltare "Would You Smile Again" pensando a strutture musicali prog con suoni attuali;
spirali di melodie chitarristiche distorte che si inseguono giù per le scale, corsa in discesa, rollercoaster texano mozzafiato, vis giovanile post-punk.
Una band multiforme, così come la sua discografia, un preoccupante interrogativo sul chi è, a rincorrere lati oscuri di Quinlan piuttosto che ingegnosità ragionate del cittadino Kane!
E' un disco che non si stanca di suonare, ed io, non mi stanco di ascoltarlo.
E so di non essere l'unico.
(Nello Baffetti 14/3/2007)
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