
A volte chiedo alla musica di stimolarmi con nuovi profumi come ad un liquore che assaggio per la prima volta.
Altre, per esempio quando lavoro, di mantenere in sospensione le idee come fa una pentola che bolle con gli aromi.
Altre ancora la uso sintonizzandola allo stato d’animo del momento.
In alcuni momenti mi pare di sentire la bellezza della vita in un modo così pieno che è sufficiente accettare solo di essere per abbraccirla tutta: niente escluso.
Al silenzio di questi momenti, impossibile in un centro abitato, sostituisco la musica di Meredith Monk.
La voce è al centro.
Senza parole e concetti è il suono.
Incanto di essere umani.
Stretta è la gabbia toracica per il sentire che si ricongiunge con il tutto.
Si manifesta in una lacrima di gioia.
(Argio, 18/3/2007)
Altre, per esempio quando lavoro, di mantenere in sospensione le idee come fa una pentola che bolle con gli aromi.
Altre ancora la uso sintonizzandola allo stato d’animo del momento.
In alcuni momenti mi pare di sentire la bellezza della vita in un modo così pieno che è sufficiente accettare solo di essere per abbraccirla tutta: niente escluso.
Al silenzio di questi momenti, impossibile in un centro abitato, sostituisco la musica di Meredith Monk.
La voce è al centro.
Senza parole e concetti è il suono.
Incanto di essere umani.
Stretta è la gabbia toracica per il sentire che si ricongiunge con il tutto.
Si manifesta in una lacrima di gioia.
(Argio, 18/3/2007)
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