"...una stagione dell'esistenza, un patrimonio collettivo da ripercorrere, un ricordo depositato"


questo è un luogo dove si raccolgono le sensazioni suscitate dai dischi, dalla loro ricerca, al loro possesso, ai ricordi che evocano

non vogliamo parlare dei dischi, ma delle emozioni che ci hanno dato

lunedì 19 marzo 2007

DAVID SYLVIAN

Brilliant Trees (1984, Virgin)
E’ notte, ma per Milano c’è ancora traffico, la serata è stata pesante: cena, locale trendy,vino e poi moijtos, è ora di tornare.
Vado piano, le vie si susseguono tutte uguali, palazzi e semafori, incroci a cui non bisogna mai fermarsi, baracchini di panini e birre circondati da una fauna errante, viados e puttane, motociclisti spericolati e taxisti nevrastenici, nel lettore il cd di David Sylvian, colonna sonora ideale per questa notte.
Arrivo a casa ma non ho più sonno ed allora metto le cuffie e riascolto “Brilliant Trees”.
Mi lascio trasportare in un’atmosfera magica dalla voce calda e profonda di Sylvian, rimandi alla musica dei Japan, suo ex gruppo, con “Pulling punches” e “Red guitar”, ma anche atmosfere jazzate e musica d’autore per un cantante/artista (è anche valido pittore…) qui circondato da musicisti eccezionali del calibro di Ryuki Sakamoto, Holger Czukay, Jon Hassell.
E poi c’è “Nostalgia”, avvolgente, seducente come una bella donna, che ti fa sprofondare nel ricordo e ti riempie la mente di immagini del passato, un film al rallentatore di volti, situazioni, gioie e dolori, amori mai nati o troppo presto finiti, l’innocenza perduta e la consapevolezza del tempo che passa.
E’ l’alba, è ora di andare a dormire…..
(Lillo Lydon, 19/3/2007)

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