
Non deve essere facile mettere a nudo le proprie ferite, ancora sanguinanti, gli insuccessi, le disillusioni e le proprie imperfezioni, ma Nada lo fa con fierezza, come chi nonostante tutto crede ancora nell’amore, con cicatrici nel cuore e ancora tante storie da raccontare.
I testi sono molto belli, al limite della poesia, ed il canto è pura recitazione, a volte ricorda il miglior Giovanni Lindo Ferretti (quello vero, non il Papa-boy di adesso…che tristezza….).
Ma è davvero così importante cercare di mettersi a nudo, di scrivere testi che entrano nel personale e comunque non siano i soliti ritornelli, in questa epoca di musica consumata velocemente su I-pod vari e dopo un mese dimenticata?
E a cosa serve la musica, abbiamo ancora il tempo e la voglia di “ascoltare” un album, sviscerarlo in ogni sua parte, imparare ad amarlo invece che ascoltare solo qualche pezzo,magari i più orecchiabili e dopo pochi giorni metterlo da parte?
Se la risposta è si, imparate ad “ascoltare” questo disco.
Vi colpirà dritto al cuore.
(Lillo Lydon, 21.04.2007)
I testi sono molto belli, al limite della poesia, ed il canto è pura recitazione, a volte ricorda il miglior Giovanni Lindo Ferretti (quello vero, non il Papa-boy di adesso…che tristezza….).
Ma è davvero così importante cercare di mettersi a nudo, di scrivere testi che entrano nel personale e comunque non siano i soliti ritornelli, in questa epoca di musica consumata velocemente su I-pod vari e dopo un mese dimenticata?
E a cosa serve la musica, abbiamo ancora il tempo e la voglia di “ascoltare” un album, sviscerarlo in ogni sua parte, imparare ad amarlo invece che ascoltare solo qualche pezzo,magari i più orecchiabili e dopo pochi giorni metterlo da parte?
Se la risposta è si, imparate ad “ascoltare” questo disco.
Vi colpirà dritto al cuore.
(Lillo Lydon, 21.04.2007)
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