"...una stagione dell'esistenza, un patrimonio collettivo da ripercorrere, un ricordo depositato"


questo è un luogo dove si raccolgono le sensazioni suscitate dai dischi, dalla loro ricerca, al loro possesso, ai ricordi che evocano

non vogliamo parlare dei dischi, ma delle emozioni che ci hanno dato

sabato 6 gennaio 2007

CONCERTI: HOODOO GURUS

Cronaca di un godimento annunciato…
“Hoodoo Gurus” Live in Correggio e Milano, estate 1988 (…o giù di lì)…doppietta!!

Una di quelle estati che quando sei grande te le ricordi e capisci di essere vecchio anche se non te lo senti addosso, anche se sei ancora tu ed era l’altro ieri che qualcuno ti ha detto <<…Hoodoo Gurus a Correggio, si va tutti!! ma proprio tutti per davvero!!…>>. E allora via alla ricerca dei dischi, mica CD…no no proprio i dischi 33 giri, grandi e neri maneggiati con cura come fossero reliquie di santi e mica su internet (…neanche avevamo ancora il telefonino in tasca e allora <<…ciao Mamma non preoccuparti…>>) ma nelle librerie in camera degli amici supplicando <<…e dai fammi subito la cassetta così la ascolto e imparo le canzoni…>> perché mica si può andare ad un concerto come questo se non rinfresco la le memoria, se non posso sentire la scarica nello stomaco che ti fa urlare dopo il primo accordo di una canzone perché è quella, proprio quella che aspettavi e subito dito puntato al palco e canti, salti e canti…E allora via che si va e si va proprio tutti per davvero, perché quando facevamo le cose bene le facevamo proprio alla grande, tutti all’Indi alle 3 (mica le 15 che non siamo marines)…arriva una macchina poi due, tre, quattro, cinque, sei e non ci posso credere saremo almeno 20 (…si ma non è mica finita, poi la ci sono anche gli altri…ma dai!!), unica preoccupazione la divisa da combattimento di Mino, jeans e maglietta bianca e siamo tutti avvisati!!…Arriviamo a Correggio alla “Festa de L’Unità” che è ancora presto e si comincia a girovagare per le vie di questo borgo disegnato da chioschi di ogni tipo ed è ridicolo perché ad ogni angolo trovo qualcuno della mia grande famiglia, che quando non sei a casa sembra di essere ancora più amici, giro l’angolo e c’è uno dei nostri che tenta di vincere bottiglie con un martello da carpentiere picchiando duro su un chiodo, che se lo butta dentro in due colpi si beve e si ride ancora di più, i più ansiosi si informano sui biglietti…tutto tranquillo lo abbiamo già tutti in tasca…allora tra birrette e bicchieri di vino arriva il momento della cena, solita consultazione globale e poi via “ristorante tipico emiliano” che si va sul sicuro…Ma proprio lì, mentre sembriamo ad un pranzo di nozze per quanto è lungo il tavolo, il primo segno divino…ma dai guarda li chi si è seduto in quel tavolo vicino al nostro, ma dai sono proprio loro, guarda Dave Faulkner il mito…ma che tamarro, c’è pure Brad Shepherd e le “prulle” si sdilinquiscono…e allora vai, Ceru dirige e da il tempo e noi tutti un boato <<…ahhahhahhh ahhahhahh i want you back……ahhahhahhh ahhahhahh i want you back…>> tutto il ristorante si ferma e ci fissa, cucinieri compresi, ma poi il trionfo, applauso sincero ed urla di approvazione dalla band e dalla crew (…che non te l’aspetti che vai dall’altra parte del mondo e trovi 30 pazzi davanti a tortelli e gnocco fritto cantano a squarciagola il ritornello di una tua canzone…!!) …e loro non lo sanno ancora ma da quel momento sono nostri!! Il concerto finalmente, spintoni e gomitate astute e siamo alla transenna “in prima fila” (la truppa si è sparpagliata e presidia ogni punto del campo..), si comincia luci musica caldo caldo caldissimo musica voci colori e sudore, “chitarre e voci si intrecciano e si inseguono con un incalzare del tutto frenetico, il vecchio romanticismo on the road del rock qui si mostra in tutta la sua interezza e in maniera pura ed esaltante dichiara senza remore la sua ragion d'essere. Musica, voci e melodie esplodono letteralmente in un turbine così trascinante da essere praticamente impossibile riuscire a restare fermi e a non cantare con loro. A momenti sembrano delle semplici canzonette, ma concepite in un modo così perfetto e limpido, da lasciare a bocca aperta. Genialità allo stato puro, tanto da far nascere il consueto interrogativo sul perchè siano stai praticamente ignorati allora e lo siano ancora oggi, soprattutto dopo aver inanellato quelle tre incredibili gemme che sono i primi tre album”. E Mino al mio fianco nella sua uniforme da combattimento è scatenato si arrampica sulle transenne e grida e canta e bestemmia e io che lo tengo per la cinta dei jeans, perché lui non lo vede ma uno grosso della security mi grida <<…se scavalca lo rompo…!!>>…e poi finisce e chissà se siamo più stremati noi o loro sul palco…e poi ancora noi con tanta adrenalina in corpo sulla via del ritorno in ordine sparso…e il giorno dopo all’Indi a raccontarsi ancora le cose e poi giù a ridere, ma poi uno fa <<…certo che stasera sono a Milano…>>…un istante e poi <<…si si ciao mamma non preoccuparti vado con gli altri a trovare degli amici a Milano…>> che amici poi per quella sera lo siamo stati per davvero nel back-stage dell’ex “Odissea 2001” (che più che back-stage era side-stage e chi c’era se lo ricorda ancora) seduti là gomito a gomito con Faulkner, Shepherd e compagnia, noi riconosciuti e invitati da loro a fare quattro chiacchiere, che non gli capita mica tutti i giorni di fare mezzo giro del mondo e trovare degli amici che ti seguono, cantano, ballano e sudano con te…e allora vai che da quel giorno siamo anche noi degli Hoodoo Gurus…!!! E da quel giorno ogni volta che sento gli Hoodoo Gurus rivivo le stesse sensazioni e mi ritrovo a ridere da solo ricordando…
(Cav. Manlio Capatonda)

Discografia minima consigliata :
"Stoneage Romeos" (1984), "Mars Needs Guitar" (1985), "Blow Your Cool" (1987), “Magnum Cum Louder” (1989).

Foto: scaletta del concerto di Milano ricevuta dalle mani di Faulkner e da lui scritta.


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