"...una stagione dell'esistenza, un patrimonio collettivo da ripercorrere, un ricordo depositato"


questo è un luogo dove si raccolgono le sensazioni suscitate dai dischi, dalla loro ricerca, al loro possesso, ai ricordi che evocano

non vogliamo parlare dei dischi, ma delle emozioni che ci hanno dato

domenica 7 gennaio 2007

GIANNI RICCHIZZI

DeepRelax vol. 1 e 2 (2001, Internal Music)
Ascolto musica dalla mattina alla sera. CD, mp3 o radio.Due inverni fà mi hanno passato un CD, che ho ascoltato in loop per quasi tre mesi,polverizzando la longevità più alta di un disco, che precedentemente era di sei giorni.Il secondo CD di questo doppio è durato in loop per più di un mese. Mi ricordava il primo.Ancora adesso, mi stupisce ripensare a tutto quel tempo quando lo ascolto lavorando o mangiando.Non ho più smesso di ascoltarlo durante il bagno ed il massaggio, momenti nei quali più grande è l’armonia con il corpo. Parto per il viaggio più lungo per arrivare nel posto più vicino.Come un neonato, a contatto con il corpo della mamma, ritrova il ritmo del battito del cuore che ha sentito per nove mesi tutto intorno a sé. Musica classica indiana, tramandata oralmente da millenni e suonata con due antichi strumenti, la vichitra vina e la rudra vina, da un maestro italiano, che, diplomato all’università Hindù di Benares con il titolo di ‘giovane luce della musica’, è oggi uno dei pochi maestri di questi rari strumenti.
(Argio)

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Doktor, sapessi quante volte capita anche a me fare "incantare" il cd o l'mp3 su un album, per giorni interi, perché in quel periodo sono sintonizzato solo su quella lunghezza d'onda, e non mi interessa di niente altro! Hai presente il brano presente in Eyes Wide Shut (http://www.archiviokubrick.it/film/ews/audio/ews1.ram)? Ho montato un cd con tre versioni diverse (musica e voci a rovescio...) Molto meglio di qualsiasi droga pesante... una paura ancestrale che ti sale addosso ma diventi "Piacevolmente Insensibile", e mentre guido con la macchina la sera, le strade che percorro non sono quella della Brianza, ma sono in un altro luogo e tempo e ritrovo anche io il battito del cuore a contatto con il grembo materno.
Comunque continua a scrivere così...

Anonimo ha detto...

Mi hai dato un'emozione, leggendo il tuo commento. Ho visto il film della macchina
sulla strada nel buio e nel traffico, con dentro una persona, con dentro un'emozione e uno spazio.
Siamo tutti uguali, per questo ci piace riconoscerci.
Insieme, siamo tutti diversi, per questo ci piace imparare confrontandoci.
Grazie, scrivi ancora.