"...una stagione dell'esistenza, un patrimonio collettivo da ripercorrere, un ricordo depositato"


questo è un luogo dove si raccolgono le sensazioni suscitate dai dischi, dalla loro ricerca, al loro possesso, ai ricordi che evocano

non vogliamo parlare dei dischi, ma delle emozioni che ci hanno dato

mercoledì 17 gennaio 2007

POLICE

Reggatta de blanc (1979)
FLASHBACK. Vedo in tv un filmato musicale (erano i primi, Franz Di Cioccio era il conduttore, altro che Mtv…), un terzetto con uno che batte le bacchette della batteria su una sedia ed un biondo che canta e suona il basso che si muove come se gli avessero messo una molla a scatti. Si chiamano “The Police” e la canzone “Message in a bottle”, e mi prende un sacco.
FLASHBACK. Pasto, come al solito, li conosce già, è appena uscito l’album, il secondo, dal titolo “Reggatta de blanc”; me lo faccio dare e faccio la mia solita C60 (nastro, non cd). Una potenza, sanno suonare, non sono il solito gruppo esordiente, ma hanno alle spalle esperienze jazz e di session man. Canzoni di 3-4 minuti che uniscono all’energia punk del momento le loro influenze musicali, il reggae su tutte.
FLASHBACK. Concerto al Palalido di Milano (per me luogo mitico della pallacanestro….), tutto esaurito ovviamente, gruppo di supporto dei pazzi scatenati chiamati “The Cramps”, che in seguito imparerò ad amare. Sting ha una presenza sul palco bestiale, sexy e carismatica, l’atmosfera è molto carica anche perché sono i primi concerti in Italia dopo la contestazione a De Gregori e le molotov ai Led Zeppelin, loro ci danno dentro ed è un trionfo.
PRESENTE. Mi ritrovo ad ascoltare il cd e non ha perso la sua bellezza, canzoni come “Walking on the moon” e “Message in a bottle” sono diventate dei classici.Rivedo posti e persone, episodi accaduti, non tutti messi a fuoco, mi sfuggono i nomi, una gita liceale in cui non so se ho bevuto più birre o ascoltato più volte il disco. Le discussioni sui dischi seguenti:”Fanno cagare”, ”si sono venduti”, ”sono ancora forti”. Ripenso allo Sting di adesso, che tristezza…lo rivedo in lambretta icona dei Mods nel film “Quadrophenia” bellissimo (il film…). Non riesco a star fermo, le gambe vanno al ritmo di “The bed’s too big without you”, reggae-dub con un basso da star male, bevo una birra.Come ha detto Garcia Marquez “La vita non è quella che si è vissuta, ma quella che si ricorda e come la si ricorda per raccontarla”…e la musica aiuta a ricordare.
(Lillo Lydon)

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