"...una stagione dell'esistenza, un patrimonio collettivo da ripercorrere, un ricordo depositato"


questo è un luogo dove si raccolgono le sensazioni suscitate dai dischi, dalla loro ricerca, al loro possesso, ai ricordi che evocano

non vogliamo parlare dei dischi, ma delle emozioni che ci hanno dato

venerdì 12 gennaio 2007

SUGARCUBES

Birthday (1988)
I negozi di musica indipendente. Bugigattoli fumosi, arrangiati, da scovare, 2 metri per 3, fascino oscuro tipo taverna zona porto o quartiere malfamato. Musica-buttafuori, a fare selezione all’ingresso; dentro, pura carboneria sonica, "Play it loud/play it proud".Nomi storici, da toponomastica massonica per città parallele: Supporti (Fonografici lo aggiungevano solo i non-addetti), Zabriskie, Bootleg, Psycho, The Fridge…in uno di questi spacci di vinile, il mio destino coniugale.Inverno 1988, Milano-Coni Zugna, 6 di sera. Nebbia. Un freddo bastardo. Entro soprattutto per scaldarmi, così il rituale sfoglio copertine parte senza obiettivi né fretta. Intanto, fruscìo di primi solchi…SBLAING, SBLOOING, una chitarra sbrindellata, un frullato di suoni bislacchi per una fiaba/cantilena su un compleanno di "bambini", ragni in tasca, si fumano sigari...Ma quella voce. Un embolo che mi viaggia nel sangue. E’ Cappuccetto Rosso, Lolita, Pippi Calzelunghe-a-rete, trecce insolenti e lecca-lecca e petardi e pensieri malsani.Il ritornello ruggisce arrotato, inudito, inaudito...sono perso. Un secondo dopo sono il bastoncino su cui quel canto schizofrenico sta avvolgendo un nuovo alveare di zucchero filato. Per bruciarlo in una vampata - al nuovo ritornello. Ancora in ipnosi compro quell’ EP…e so che da ora in poi ogni candidata alle nozze dovrà confrontarsi con quella voce islandese. Inevitabilmente rimango scapolo. Chissà con chi mi sono, mi sarò dovuto confrontare io…
(laRoma)

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Miracolo a Milano, Blade Runner o Nirvana... Il negozietto/bugigattolo e la zona mi evocano ambientazioni buie, fredde, umide, di strade fradicie e maleodoranti come alcuni quartieri malfamati di New York (per allontanarci un pò dal luogo del delitto) dove si erge(va) Rael.. appena uscito dalla metropolitana. Unica coreografia, il vapore degli impianti di riscaldamento che esce dai tombini impastato dagli olezzi della spazzatura... Troppo bello sentirsi addosso tutto questo sudiciume e sentirsi vivo e uomo. Scritto questo mi sparerò dritto nei timpani un sano Album... Spero di trovare ancora steso l'agnello... On Broadway Ma... una curiosità... Cosa ci facevi in Coni Zugna alle 18 di una sera di inverno dell'88? Avevi un'ora di buca prima del corso?

Anonimo ha detto...

Che bei ricordi, quando negli anni ottanta si frequentavano le botteghe dell'usato. A Torino c'era "Disco revival", "Collector's corner", "Juke box all'idrogeno"... e li spazzolavo tutti.
Ora i tempi sono cambiati, c'è Internet, tutto è più facile, puoi trovare un disco "indie" dell'Argentina su Ebay o direttamente dalla casa produttrice.
Ma non scorderemo mai quella magica sensazione di quando nella botteghina minuscola e stipata, in quella cornucopia di meraviglie inesplorate, scoprivamo qualcosa che ci poteva far vivere emozioni completamente nuove.

P.S. Io i Sugarcubes non li conoscevo per niente, ma la cantante è Bjork!!!