
Il primo ascolto, una folgorazione: finalmente anche in Italia un gruppo che tocchi le corde del cuore e non suoni le solite melodie o cerchi di ripetere il suono americano.Ogni concerto, un rito in cui Giovanni Lindo Ferretti è il sacerdote ed il pubblico i fedeli.Dopo le sperimentazioni punk con i C.C.C.P. ecco la quadratura del cerchio: testi mai banali, chitarre distorte, canzoni quasi recitate a cui la voce di Ginevra Di Marco darà poi un po’ di dolcezza. Attitudine punk unita alla tecnica dei musicisti ed un cantante/poeta un po’ stonato,ma dalla personalità fortissima: o li ami o li odi.Canta “Non fare di me un idolo,lo brucerò. Se divento un megafono, mi incepperò”, ma per tutti gli anni ’90 saranno in Italia il gruppo guida di una generazione. (Lillo Lydon)
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