"...una stagione dell'esistenza, un patrimonio collettivo da ripercorrere, un ricordo depositato"


questo è un luogo dove si raccolgono le sensazioni suscitate dai dischi, dalla loro ricerca, al loro possesso, ai ricordi che evocano

non vogliamo parlare dei dischi, ma delle emozioni che ci hanno dato

giovedì 14 dicembre 2006

RAIN PARADE












Emergency Third Rail Power Trip/Explosions In The Glass Palace (1983/1984, Enigma)

Ascolto terapeutico.
Occhi chiusi e tutti i tuoi sogni a portata di mano.
Occhi chiusi per cogliere atmosfere semplici ma troppo poco ascoltate.
Ti riempie la testa di gretsch-intrecci e carezze farfisa, tanto da portarti lontano; così lontano da farti dimenticare la sedia un po’ scomoda, i libri aperti, l’esame di domani, e la cenere della sigaretta che cade sulla copertina.
Poi, ti riprendi, un po’ disorientato e pensi che hai ancora tutta la notte per le 50 pagine che ti mancano.
Mattina arriverà presto e devi finire prima che sorga il sole, tu insulso Nosferatu campagnolo.
Ma non sarà una fanciulla ad accompagnarti all’alba: un barbuto professore, ignaro della tua fatica, arriverà a chiederti giusto i capitoli che hai deciso di saltare, e ti rimanderà a casa con la morte cerebrale dichiarata per i prossimi 2 giorni.
“No Easy Way Down” suona ancora sul piatto: è la chiusura perfetta per un album così.
Lascialo finire.
Lascialo finire perché non te la senti di abbassare il volume, perché non vuoi uscire da quel mondo di suoni incantati, e perché lo sai che questa, è la musica che ti piace.
Si.
No. Non lasciarlo finire!
Non lasciarlo finire, crederai che basti suonare tutti i suoi accordi per riviverlo, ma lo sai che non è così… ci provi, ed è tutto quello che puoi fare.
Ci provi. E basta.
Non lasciarlo finire. (Nello Baffetti)

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