
Se amate il blues (ma non è poi da lì che nasce tutto?), quella musica che ti entra piano piano dentro mentre un sole infernale ti secca la pelle, 3 accordi ripetuti all’infinito, una birra in mano e niente intorno ….beh ascoltate questo disco.Altri non è che John Spencer, già Pussy Galore e Blues Explosion, qui in un cd uscito 4 anni fa in Giappone e solo ora stampato in Europa.Qui il blues nel senso classico del termine è messo in un frullatore, accelerato ed elettrizzato al massimo, schizofrenia musicale e rock’n’roll stralunato; cambi di ritmo improvvisi, come un viaggio in cui non si conosce la meta ma si sa da dove passare per andare avanti. Musica sporca, sudata, scontrosa, mai ruffiana, che parte dal Delta del Mississipi per attraversare trasversalmente rock, soul e rythm’n’blues, ma sempre dopo aver fatto un elettroshock.Il risultato è musica di non sempre facile ascolto, senza compromessi, di grande coinvolgimento fisico, 3-4 minuti sparati al massimo per far ballare anche i morti. Disco-blues o rave party a base di rock’n’roll: niente di più e niente di meno, ma è già molto. E non ditemi che non vi piace… (Lillo Lydon)
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