"...una stagione dell'esistenza, un patrimonio collettivo da ripercorrere, un ricordo depositato"


questo è un luogo dove si raccolgono le sensazioni suscitate dai dischi, dalla loro ricerca, al loro possesso, ai ricordi che evocano

non vogliamo parlare dei dischi, ma delle emozioni che ci hanno dato

sabato 24 febbraio 2007

AAVV

Stay Awake (1988, A&M)
Tributo alle canzoni dei films di Walt Disney.
Siamo nel 1988, e nonostante la moda dei tributi, questa è un'operazione commerciale decisamente geniale.
La trovata è proprio nella rottura dai clichè delle musiche dei film di Disney che, per quanto considerate da sempre dei "classici", erano relegate nell'immaginario collettivo a mero divertissement, relazionate al mondo dei bambini, e proprio per questo motivo, mai prese troppo sul serio.
Ma questa produzione prende sul serio musicisti e musiche.
E lo si vede anche nella scelta dei pezzi.
Musicisti di diversa estrazione si misurano con pezzi estremamente lontani dal proprio sentire musicale; i film da cui sono tratti i pezzi abbracciano un periodo che va dalla fine degli anni '30 (Biancaneve) alla metà degli anni '60 (Il Libro Della Giungla).
Pop, rock, jazz ed avanguardia sono le estrazioni da cui proviene il "cast" musicale di questo disco, ed il risultato è veramente strepitoso.

Al momento dell'uscita del disco non ne sapevo proprio nulla.
Il Pasto, frontman degli Scrimshankers, si presenta con questo gioiello e ce lo fa ascoltare: naturalmente nessuno snobbava il Pasto perchè si sa, lui, come l'Emilia, è avanti.
Quindi, armato del rispetto verso il personaggio, inizio ad ascoltarlo, incuriosito più dai 2 o 3 nomi celebri che conoscevo meglio (Stipe, Replacements, Waits), e mi chiedevo cinicamente cosa ci facessero in un album assieme a Ringo Starr, James Taylor, Harry Nilsson.
Non c'è stato bisogno di sentirlo una seconda volta per stabilire che era un ottimo disco.
Da quel momento la cassetta (sigh allora erano cassette) è entrata nelle charts della mia auto e ci è rimasta per almeno 1 anno.

Ma veniamo ai pezzi.
Gli "interludi" musicali vengono affidati con ottimi risultati a Bill Frisell (John Zorn lo conosce bene) e Wayne Horovitz.
Bambi è raccontato in contrappunti da Michael Stipe e Natalie Merchant: beh, nel 1988 ad Athens c'era un gruppo che si chiamava R.e.m....vi sembra poco? Chicca da non perdere!
Il Libro della Giungla viene scritto nella polvere TexMex dai Los Lobos ed a sentirlo inizi a muoverti... fino a notte fonda, quando la fiesta è finita e gli hombres sono tutti addormentati sotto le stelle, nella piazza del paese.
Arriva Dumbo trasportato dalla voce unica e calda di Bonnie Raitt. Non mi fa impazzire il suo genere, ma la voce...
Piano piano, da lontano arrivano ciondolando i sette nani e ci metto un pò a distinguerli perchè l'arrangiamento e la voce di Tom Waits mi disorientano. Si, geniale è l'unico termine che mi viene in mente per definirlo, ma questa è un'altra storia...
Penserete che con Mary Poppins sia l'ora della merenda... Un cazzo! Susanne Vega scrive il suo nome nella storia della musica solo per questa interpretazione! La voce, l'intensità, il vuoto intorno...chi si vuole commuovere può ascoltare la title track: non la dimenticherà mai più.
Sempre una voce, quella di Syd Straw (ex Golden Palominos), ci regala attimi di piacevole rilassamento, prima dell'incanto del passaggio all'oblio.
Buster Poindexter ci riporta al ritmo ed al movimento del corpo, sapore spagnolo che comunque ci aveva già massaggiato con i Los Lobos. Da ascoltare.
La Bella Addormentata è lirica: Yma Sumac, che non conoscevo (e non conosco tuttora). La sua estensione vocale è da brividi.
Quando arriva la marcia di Topolino, pausa caffè.
Qualche traccia più in là, ci si imbatte nella Carica dei 101, e la carica, si sa, potevano giusto suonarla i Replacements, così come l'hanno suonata a tutta la loro generazione!
Biancaneve ritorna nella voce incantevole di Sinead O'Connor che, assieme a Susanne Vega è la vera musa di questo disco. "Memento mei...".
Quando arriva Pinocchio, un pensiero nostalgico corre verso l'inghilterra dei Beatles, quasi a rimprovero per aver lasciato solo a cantare Ringo Starr.
Si, è un disco: chi lo conosce, lo riascolti, e chi non lo conosce lo cerchi.
Album da collezione in tutti i sensi.
Quanto a noi, non vivevamo in Emilia, ma qualcuno che era "avanti" c'era davvero...
Grazie Pasto.
(Nello Baffetti, 2006)

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