"...una stagione dell'esistenza, un patrimonio collettivo da ripercorrere, un ricordo depositato"


questo è un luogo dove si raccolgono le sensazioni suscitate dai dischi, dalla loro ricerca, al loro possesso, ai ricordi che evocano

non vogliamo parlare dei dischi, ma delle emozioni che ci hanno dato

martedì 20 febbraio 2007

MASS

Labour of Love (1981)
- PARTE I -
Tra subconscio e realtà corre un filo d’acciaio teso e vibrante, un nervo che fa tremare d’angoscia le menti.
Nel sonno tocchi mondi sconosciuti e paranoici.
Tensione del metallo, unghie rotte che grattano il cemento, abrasioni sulla pelle fino alla carne viva. Conosciamo bene il quotidiano tanto semplice e possibile, meno quello che si annida dietro alle calde nebbie dell’anormale, del diverso, fuori dalle leggi fisiche e chimiche del mondo materiale dentro l’angoscia di mondi impalpabili, irreali, compressi all’infinito . Sfogliando le pagine scure e sfaccettate della mente umana, quelle che racchiudono gli istinti più ancestrali e impuri, scorgi lunghe zone d’ombra e sprazzi improvvisi di luce, sconvolgenti come sibili taglienti e metallici, abbaglianti e pungenti. Danze voodoo di scheletrici uomini neri attorno a fuochi stranamente vivaci.
I MUSCOLI SONO TUMEFATTI E DOLORANTI.
La centrale non trasmette gli impulsi del movimento / non potrai abbassare la leva della salvezza.Il sudore ti scende dietro alle orecchie, lungo le guance per finire sul pavimento di moquette verde (vorresti morire milioni di volte).
PAURA NELLO SCHELETRO DELLA LUCE.
Movimento al buio.
LA MUSICA DEI MASS E’ UNA LUNGA CANTILENA EVOCANTE PASSATO E FUTURO IN UN’UNICA SINTESI PERFETTA DI ORRORI E TECNOLOGIA IMPAZZITA.
- PARTE II -
REMA REMA privato dell’unita’ Marco “fox” Pirroni (ex models , ex banshees, ora adam and the ant) si trasforma nell’organico MASS. Gary Asquitt, Mark Cox, Michael Allen rimangono fedeli alla loro traumatizzante visione post-atomica. Mass oggi: meno estetizzanti e più astratti di Bauhaus, alienanti e pesanti come e più di P.I.L., sono l’incompromessa sonorità delle catacombe cittadine, il ritmo continuo e inarrestabile del disfacelo e della corruzione. BAMBINA PUTTANA. Nuova oscura età medievale non saresti dovuta venire prima di Joy Division? Nessuno merita la tua attenzione mentre “You and i" e “Gabbage” vengono trasmesse da radio MASS. Un singolo per cultori dell’orrido, del ritmo cupo, del suono tetro. Due sequenze di una bellezza ammorbante. Complicati meandri sonori si svolgono velocemente nel sottobosco autunnale, tra foglie putrescenti calpestate da improbabili ascoltatori attoniti. Il freddo è il calore del rogo. Difficile esprimere a parole sensazioni così ambigue, nascoste sotto tanta materia reale, tanta vita vissuta a contatto di una realtà fin troppo semplice e prevedibile. RIDIMENSIONAMENTO. “Labour of love“ svolge completamente le sue proposte in una sequenza neutra di colori putrefatti, di liquida maestosità diluita e corrotta. Lo spettatore vive nell’attimo della caduta lo spargimento di sangue. Qualche esempio di suono traumatizzante potrebbe essere:”Mass”, composto da diversi frammenti di opposta tensione che si sostituiscono con perfetta interscambiabilità a creare un universo di sonorità oblique e dilatate; ”F.A.H.C.H.E.F.” con l’antica danza REMA REMA e distorsioni sonore in primo piano. DIMENSIONE RUMORE? “Isn’t life nice ?”: dimensione rumore, materia viva e palpitante, profondamente scolpita nel subconscio di noi ascoltatori del vivere moderno. Misteriose danze attorno a fuochi magici in continenti perduti. Visceralità primitiva da moderne apparecchiature metalliche: sintetizzatori di Mark Cox intonano il canto delle sirene o urlano la depravazione urbana come già i SUICIDE.
CERTAMENTE MASS STA MANOVRANDO LE SUE ARMI PER LA GENTE MORTA…………..
(Walter D. per "W Las Vegas", 1981)

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