"...una stagione dell'esistenza, un patrimonio collettivo da ripercorrere, un ricordo depositato"


questo è un luogo dove si raccolgono le sensazioni suscitate dai dischi, dalla loro ricerca, al loro possesso, ai ricordi che evocano

non vogliamo parlare dei dischi, ma delle emozioni che ci hanno dato

martedì 20 febbraio 2007

REMA-REMA

Wheel In The Roses (1980)
La storia e i caratteri del suono racchiusi nella lunghezza di questo EP emana sonorità profondamente morbose, stranamente oblique ed ambigue.
Piaceri per orecchie mutanti assetate di pus liquido e colpevole anormalità in quattro lunghe distorsioni temporali, quattro perle dello sperimentalismo esasperato.
Oggetti di piacere musicale come REMA REMA nascono e muoiono in una frazione minima dell’unità tempo senza lasciare apparente traccia della musica consumata dalle masse.
Apparentemente, perché sotto ad arrangiamenti e melodie inutili puoi trovare una cellula deviante.
Ma questo ep è decisamente esplicito nel rivelare l’urgenza della proposta REMA REMA: difficilmente si potevano ammassare meglio in così breve spazio tante idee ed intuizioni così nuove e brillanti. “Feedback song”, ”RemaRema”, ”Instrumental”, ”Fond affections” sono quattro capitoli importanti di una storia avviata molti anni fa da un organismo denominato “VELVET UNDERGROUND“.
(Walter D: per "W Las Vegas", 1981)

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